PEDAGOGIA GLOBALE
LETTERA AZZURRA NUMERO UNDICI
A TE PERSONALMENTE
Sempre abbiamo ripetuto che una lettera azzurra è programmatica. Ma oggi, più che mai e di molte cose. Mi scrive un amico che se ne intende: “dal momento che i pedagogisti si interessano poco di educazione, avviene che se ne interessino altri, ad esempio i teologi. E se i guai combinati dai pedagogisti non sono pochi, quelli degli altri sono ancora di più.
Allora riflettiamo su quale possa essere la nostra vocazione umana e professionale quando ci si accosta all’uomo perché egli sia una rivelazione malgrado i tempi.
Egli è uomo quando qualche cosa si realizza di ciò che egli è. Egli è il pellegrino che cammina contro il vento, solo, senza parole e senza pensiero, senza compagni, chiudendo nel più profondo del suo cuore la sua umile e radicata volontà: vivere e camminare, camminare ancora, verso il mai visto della terra promessa. Egli è un camminatore solitario, pellegrino dell’impossibile, costruendo, passo dopo passo, la sua itineranza, la sua via.