Manifesto per una Banca Etica Europea
Premessa
Il denaro, che dovrebbe essere lo strumento dello sviluppo umano, è divenuto l’obiettivo principale
dell’economia con il rischio di far perdere ogni senso alle attività economiche. Nei paesi ricchi, come nei paesi emergenti, lo sviluppo economico ha di certo consentito un aumento del tenore di vita, ma ha generato al contempo un deterioramento della qualità delle relazioni umane e, paradossalmente, della soddisfazione degli individui. La disoccupazione, la precarietà e le disuguaglianze si sono moltiplicate. In realtà, l’economia ha preso il sopravvento sulle altre sfere di attività e troppo spesso l’uomo è diventato uno strumento a servizio delle leggi di mercato.
L’inquinamento dell’ambiente vitale e l’esaurimento delle risorse naturali (in particolare le energie), addirittura prima che l’insieme delle popolazioni possano avervi accesso, rendono urgenti l’investimento nelle pratiche e nelle tecnologie pulite e rinnovabili, nel Nord come nel Sud del mondo.
Occorre opporre a questa situazione una resistenza costruttiva ed energica. Parallelamente alla lenta reazione delle istituzioni pubbliche e delle imprese in proposito, la società civile, ispirandosi ai principi di cooperazione, di fratellanza e di sostenibilità, intesa come solidarietà fra generazioni, si è fatta promotrice di molteplici iniziative a forte impatto sociale ed ambientale.
In questo contesto, nell’aver colto dall’orientamento della loro storia e dai rispettivi manifesti, una comunanza di valori e di finalità e la consapevolezza dell’elevata importanza dell’etica economica e finanziaria ai fini di un armonioso sviluppo culturale, sociale ed economico, la BANCA POPOLARE ETICA (Italia), la NEF (Francia) e FIARE (Spagna) hanno deciso di unire le loro forze e le loro complementarietà nella volontà di creare una banca etica europea. Insieme, hanno formulato e adottato questo manifesto comune per guidare le azioni quotidiane della banca.
Il manifesto va inteso come documento aperto, destinato ad evolversi proseguendo il dialogo e gli scambi
iniziati tra i partner del progetto.
Ogni organizzazione che intenderà confluire nel progetto e partecipare alla governance della banca etica
europea dovrà recepire questo manifesto.
Intenti
Come hanno voluto e lo vivono ora le istituzioni fondatrici, la banca etica europea si propone di promuovere nuove modalità nelle relazioni economiche (in particolare in campo finanziario) in seno alla società, ponendo la centralità sull’etica, sull’esercizio della responsabilità e sull’interesse per l’altro.
Quello che, quindi, essa sta ponendo è una formidabile sfida: centrare l’economia sull’essere e non sull’avere.
Si tratta di dare voce a tutti ed in particolare ai meno abbienti. Si tratta di non cedere più all’immagine di una società dove si combatte l’uno contro l’altro per la sopravvivenza, e di dare libero corso alle forze di giustizia e di fratellanza presenti in ogni essere umano.
La banca etica europea viene creata e gestita dalle persone e dalle organizzazioni che intendono agire all’interno della società affinché il denaro unisca gli uomini.
Con la sua attività, la banca etica europea si propone:
La trasformazione sociale tramite il rapporto con il denaro
· Accompagnare una trasformazione sociale nonviolenta al fine di far crescere l’essere umano, e per proteggere e rigenerare i beni comuni in una società giusta, sia nei paesi del Nord che in quelli del Sud.
Ogni persona deve trovare in questa società di che soddisfare i bisogni primari e potere sviluppare pienamente le proprie capacità.
· Ricercare questa trasformazione tramite l’esercizio della responsabilità da parte delle persone e delle organizzazioni nello scambio del denaro. Le organizzazioni fondatrici hanno infatti constatato che il cambiamento di attitudine nei confronti del denaro comporta, quando si generalizza, un forte potenziale di cambiamento sociale. Nella pratica della finanza etica, non si agisce solamente nel proprio interesse, ma anche consapevolmente a favore di quelli di altre persone.
· Essere un laboratorio di “reinvenzione della ricchezza”, dove si sperimenta l’integrazione tra valori economici e non economici (gratuità, solidarietà, attenzione all’altro, volontariato, qualità della vita, rispetto dell’ambiente, valutazione di costi sommersi, ecc.)
La trasparenza e l’etica
· Praticare la trasparenza in tutti i processi bancari, nella circolazione del denaro ed, in particolare, nel suo impiego. Si tratta di dare a tutti gli stakeholders le informazioni necessarie affinché possano formarsi un parere etico e giocare il ruolo che loro gli compete in modo responsabile.
· Operare nella consapevolezza delle conseguenze non economiche di ogni azione economica.
· Fare in modo che la ricchezza prodotta ed ottenuta dal possesso e dallo scambio di denaro siano la conseguenza di attività orientate a favore dell’interesse comune e non degli interessi particolari.
· Considerare, con i risparmiatori, che il denaro depositato in attesa della sua utilizzazione debba essere gestito come un bene comune, affinché ciascun essere umano possa coltivare le proprie capacità ed assumersi le proprie responsabilità quando si inserisce nella vita economica.
Governance
· Far emergere un sistema di governance partecipativa, fondata sullo spirito di cooperazione e che implichi il coinvolgimento del maggior numero di persone (risparmiatori, fruitori di credito, dirigenti, lavoratori/trici ecc.) e di organizzazioni, fra le quali gli istituti finanziari.
· Favorire la partecipazione e la responsabilità personale nel funzionamento della banca attraverso la pratica della trasparenza istituzionale.
· Rispettare le libertà individuali di scelta di natura religiosa, filosofica o politica e quindi la diversità delle opinioni o degli impegni, nel rispetto dei valori che ispirano il presente manifesto.