A casa di Marisa – 2013
Vi presento il nostro anno di lavoro
Buonasera, sono Marco, faccio parte di Pedagogia Globale da molti anni, anche se provengo da una professione, l’ingegnere, che non si occupa precisamente di fornire servizi alla persona.
Mi occupo di elettronica e lavoro nell’industria, in una multinazionale che produce circuiti integrati, componenti elettronici. Niente a che fare con la Pedagogia insomma.
Però dopo un primo contatto casuale sono rimasto affascinato da quest’associazione per la sua capacità di mettere a confronto varie discipline, anche molto distanti tra loro, e di offrire la possibilità di sviluppare un proprio percorso di interessi, magari proprio quelli che a causa degli impegni del lavoro quotidiano non si ha la possibilità di frequentare e coltivare.
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Vorrei brevemente raccontarvi la storia dei nostri ultimi mesi, una serie di passi che ci ha portato fino a qui, a Borgo San Lorenzo… a casa di Marisa
In quest’ultimo anno di lavori abbiamo deciso di puntare la nostra attenzione sul tema dell’Economia.
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Iscriviti come utente registrato a Pedagogia Globale per continuare a leggere questo contenuto. Alcuni articoli e documenti sono accessibili solamente ai soci. Se sei già registrato, effettua l'accesso per continuare a leggere l'articolo.Inizialmente ci siamo posti alcune domande:
-perché l’economia è diventata solo finanza?
-perché l’economia non è più il “governo della casa” (come vorrebbe l’etimologia della parola), non è più governo della casa per l’uomo?
-perché l’uomo è stato dimenticato?
Abbiamo scelto un titolo per quest’anno: Un’economia per l’uomo
Ma qualcuno potrebbe obiettare: cosa c’entra la pedagogia, cosa può dire la pedagogia sul tema dell’economia? Riteniamo che possa innanzitutto volgere uno sguardo diverso al problema e offrire un’analisi delle situazioni che vivono gli individui e le comunità.
Il PIL e il VAR (indice del ‘valore a rischio’ degli investimenti finanziari) non indicano certo la qualità del ‘benessere’. L’economia di mercato, dominata dalle politiche finanziarie, si è inceppata, creando nuove povertà e nuove ingiustizie. L’ingiustizia e la sofferenza nel mondo stanno aumentando, dicono gli indici della sociologia.
Ma per chiarire subito in che cosa lo sguardo della pedagogia è diverso da quello degli analisti finanziari, vi propongo una brevissima citazione di un articolo su Ezio Compagnoni, un Pedagogista. Di fronte alla crisi economica che taglia le risorse a disposizione dei gruppi cooperativi o delle organizzazioni di volontariato bisogna adottare una pratica alternativa, basata su 4 punti:
– Esplorare nuovi bisogni e cercare nuove forme di coinvolgimento democratico dei destinatari.
– Migliorare la qualità umana e la preparazione dei professionisti che operano a servizio della persona
– Analizzare la situazione tagliando onestamente il superfluo
– Ottimizzare i contesti materiali e gli apparati organizzativi
Compagnoni dice sostanzialmente che la crescita culturale e critica viene prima di tutto e rappresenta la condizione per la ripresa economica e finanziaria.
Occorre investire e credere nelle potenzialità dell’umano e delle comunità, nelle sinergie di gruppi e operatori.
Ecco un compito per la Pedagogia, la formazione di una nuova consapevolezza di quanto sia importante il bene comune.
Dicevamo un’economia per l’uomo.
Sicuramente sull’uomo la pedagogia può e deve dire la sua…