Come era stato annunciato, abbiamo trascorso il weekend del 22-24 settembre a casa di Rosa e Salvatore, spostandoci tra Storo, Condino e Arco di Trento.
Abbiamo incontrato diverse realtà locali e ci siamo confrontati con i loro rappresentanti in merito al tema di quest’anno: “La costruzione e la cura del sentimento della speranza”.
Venerdi sera, la dottoressa Ilaria Pedrini, sociologa della politica, ci ha raccontato come il sentimento della speranza abbia attraversato e sostenuto tutto il percorso del suo impegno in politica e come rimanga vivo malgrado le vicende alterne e le apparenti sconfitte.
Sabato mattina, abbiamo raggiunto Arco di Trento per incontrare la dottoressa Sara Paternoster, primaria di psichiatria nel Centro di Salute mentale di Arco. Attorno a lei, si sono avvicendati alcuni ospiti ed operatori per offrirci le loro testimonianze. La successiva visita con pranzo in una delle loro comunità ha reso evidente quanto il senso della speranza sia fondamentale per consentire la costruzione di un futuro per le persone in difficoltà.
Nel pomeriggio, una visita ai luoghi storici della prima guerra mondiale ci ha consentito di riflettere sulla necessità di superare positivamente i momenti critici della storia di una comunità colpita dalla distruzione tipica dei tempi di guerra.
In serata, Salvatore, nativo di Storo, filosofo e docente di storia, ci ha proposto una sua riflessione sulla Speranza.
Ecco il testo del suo intervento
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Iscriviti come utente registrato a Pedagogia Globale per continuare a leggere questo contenuto. Alcuni articoli e documenti sono accessibili solamente ai soci. Se sei già registrato, effettua l'accesso per continuare a leggere l'articolo.Domenica, abbiamo iniziato la nostra riflessione e sintesi sul vissuto di questi tre giorni.
I soci troveranno qui di seguito la registrazione audio della prima parte degli interventi della mattinata. La registrazione completa è a disposizione dei soci eventualmente interessati.
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Il nostro viaggio si è concluso con una solenne degustazione della famosa polenta di Storo, declinata in quattro distinte varianti!